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18

marzo

Bachatango

La bachatango è una danza di origine recente nata dalla fusione della bachata con il tango.
La Bachata è un ballo passionale, eroticamente carico, spesso giocoso… E’ una “finction” di coppia: Si accetta un invito, lo si respinge con un rifiuto, si simula una lite che… alla fine si placa con atti di passione e ardore; si parla con la dama attraverso movimenti del corpo, le si fa capire quello che si vuole, non si vuole, quello che si pensa ancora prima che si riesca a pensarlo… Magie dell’inconscio!
Il tango è una disciplina più burrascosa, in cui le parti più giocose sono assenti; va ballato con “grintosa dolcezza” (non come un’esibizione di arti marziali, come a volte si vede in pista). La passionalità è al massimo, i pensieri sono però improvvisi, difficili da interpretare prima che avvengano ma, quando avvengono, sono sicuri e decisi.
Due balli con lati simili e diversi, dunque; ma sprattutto le due danze hanno le battute in 4/4, e quindi sono compatibili in figure e sfumature. Lo stesso non si può dire però in termini veloc battute al minuto, che nella bachata sono leggermente superiori.

Storia
L’accostamento tra il tango e la bachata arriva dagli anni ’80, per esattezza il 1985. La maggior parte degli storici musicali concorda con l’asserire che la prima canzone di bachatango è quella di Grace Jones, I’ll never seen the face, riadattamento della famosissima Libertango, di Astor Piazzolla.
La bachatango irrompe sulla scena musicale latina nel 2007 circa, grazie alla scelta oculata di alcuni coraggiosi D.J. che iniziano ad inserire all’interno della loro scaletta di bachata alcuni brani musicali che denotano particolari sonorità “tanghere”.
In verità il colpo di genio è tutto italiano, nato dalla creatività di alcuni maestri di ballo(ad esempio il maestro Gianni Cugge) che, con orecchio fine, sentivano che queste particolari musiche ben si adattavano ad essere ballate in bachata. Molti, al loro approccio con questo stile, pensavano che si trattasse di un fenomeno apprezzabile, molto interessante ma di breve durata. Quasi una parentesi occasionale all’interno delle tante variazioni che la vera bachata può offrire.

Come si balla
La struttura di base rimane quella della bachata: 3 passi ed un TAP (passo senza peso con sola punta del piede appoggiata). All’appoggio del TAP effettuazione dell’MCB, ovvero movimento caratteristico del bacino. Altri tre passi ed altro TAP con relativo MCB. Fin qua la bachata. Anche le figure di esecuzione sono della bachata: giri, vueltas, figure semplici come il “cabral”, “catalina”. L’influenza del tango interviene su quelle parti tecniche che servono alla realizzazione del linguaggio, dello stile. E qui si deve fare attenzione e chiarire alcuni punti. Ballare bachatango non significa prendere le figure del tango e ballarle sulla trama musicale e sulla ritmica della bachata, perché la cadenza ed il ritmo sono diversi, in origine, tra i due generi e si rischia di vedere figure di tango, eseguite sul ritmo bachata, divenire lente, statiche, obbrobriose. Ovvero, l’opposto del ballo. Sono, piuttosto le figure di bachata che vengono concluse e modificate con parti tecniche di tango, con una sentada, un voleo, un casqué, cercando di mantenere il ballo dinamico, vitale, armonioso e affascinante.

(fonte: www.ballandoballando-ge.it)

This entry was posted on domenica, marzo 18th, 2012 at 08:04 and is filed under Senza categoria. Follow the comments through the RSS 2.0 feed. Comments are closed, leave a trackback from your site.

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